Vi proponiamo l'intervista dei Yerbadiablo


1) Ciao chi siete? E da dove deriva il nome della vostra band?

Ciao ragazzi, grazie mille per lo spazio su The Metal Up! La band si chiama Yerbadiablo e si tratta in realtà di una one man band, anche se in fase di registrazione dell'album di debutto hanno collaborato vari musicisti.
Il nome Yerbadiablo deriva da una pianta psicotropa utilizzata dai curanderos e dagli sciamani di alcune popolazioni indigene dell' America Latina, come ad esempio gli Yaquì e i Mapuche. Il nome è eloquente e descrive perfettamente il sound e i contenuti di un album decisamente fuori dagli schemi in cui la sperimentazione diventa parola d'ordine. Yerbadiablo è anche un tributo verso l'America Latina, terra a cui sono molto legato. Un nome in lingua spagnola che rappresenta il preludio di ciò che si troverà all'interno dell'album, dove spagnolo e inglese si intersecano continuamente con l'intento di abbattere tutte le barriere non solo sonore, ma anche linguistiche e culturali.

2) Cosa rappresenta per voi la musica?

La musica per me è tutto. Ascolto musica a 360° tutto il giorno e tutti i giorni. E' la colonna sonora di ogni momento della mia vita ed è probabilmente l'unica cosa a cui non potrei mai rinunciare.

3) Le vostre influenze musicali?

Le influenze musicali sono molteplici e "Jester in Brick Lane" rappresenta un vero e proprio mosaico musicale il cui ascolto necessita una predisposizione mentale aperta e libera da ogni pregiudizio e categoria di sorta. A livello generale lo si può definire un album Indie e Experimental Rock, dotato di una marcata componente Funky, Punk, Psichedelia e Seventies Rock. Ma anche questa definizione è riduttiva perchè l'album penetra senza esitare in territori sonori meno convenzionali quali Reggae, Country Western, Noise e Fusion.

4) Quali sono secondo voi le caratteristiche fondamentali di un musicista per essere tale?

Eheheh...una bella domanda! Per me un musicista deve avere essenzialmente idee da proporre e non deve avere paura di osare, cercando il più possibile di trovare un sound originale e personale.
Ripetere ciò che hanno già fatto altri, spesso tanto tempo prima e quasi sempre meglio, è un modo di procedere che non porta mai ad una piena soddisfazione artistica e che limita enormemente quella libertà stilistica, di cui la musica, e tutta l'arte in genere, ha assoluto bisogno, soprattutto in questi tempi di profonda crisi.
5) Come gestite le registrazioni in studio?

"Jester in Brick Lane" è stato interamente registrato all" High Distortion Level Studio e non avrebbe potuto esserci un luogo migliore per soddisfare le esigenze di un album che veniva concepito e prendeva forma proprio durante le sessions di registrazione. Si è partiti da una canzone sola e all'inizio non c'era un quadro definito di cosa avrebbe contenuto l'album, nè di come e quali sarebbero state le canzoni successive. Il risultato è un album camaleontico ed eclettico che si trasforma di traccia in traccia sotto l'imperativo di una libertà creativa assoluta, ma senza far venire meno una logica di fondo capace di unire il tutto.
Un processo di registrazione atipico che richiede pazienza, serenità e estrema partecipazione anche da parte del produttore stesso, in questo caso Luca Gomedi. La riuscita di "Jester in Brick Lane" è stata possibile anche e soprattutto grazie alla capacità di quest'ultimo di comprendere e assecondare le esigenze stilistiche degli Yerbadiablo. E credo proprio che questo sia il principale requisito che debba avere un produttore.

6) Da quanto tempo suonate e cosa vi ha ispirato?

Il progetto Yerbadiablo è nato ufficialmente nel 2010.
Precedentemente ho suonato in altri gruppi dal sound decisamente più heavy. Poi ho passato un lungo periodo ad ascoltare ossessivamente tutti quei generi che da ragazzino ignoravo, prediligendo quelli più psichedelici e sperimentali. Un percorso musicale infinito e in perenne evoluzione, come puoi immaginare.
Escluso ovviamente la musica commerciale e radiofonica possiamo dire che Yerbadiablo si ispira ad un numero incalcolabile di generi e sottogeneri. Gli arrangiamenti e i testi descrivono in maniera forte e decisa quello che sono io stesso oggi.  

7) A chi vi ispirate e che musica ascoltate?

Eheheh...se proprio vuoi dei nomi te li faccio!
...vediamo un po'....Da Tom Waits agli Ozric Tentacles. Dai Blue Oyster Cult agli Shellac. Dai Beatles ai Dissection. Da Johnny Cash agli Einsturzende Neubauten. Dai Mr. Bungle a Vinicio Capossela. Insomma da un estremo all'altro e tutto quello che ci sta in mezzo. L'importante è che sia "Musica"! e non qualcosa che si spacci per tale quando in realtà si tratta solo di effimero music businness.

8)  Quanto pensate influiscano i download per la musica oggi?

Purtroppo e per fortuna molto...
Purtroppo perchè credo che l'era digitale e i download abbiano spazzato via definitivamente la qualità audio tipica di vinile e cd e probabilmente hanno messo in crisi il settore musicale stesso.
Per fortuna perchè il download permette ad un'artista emergente di far sentire in pochi secondi la sua musica in tutto il mondo.
Per quanto sia allergico alla modernità e alla tecnologia, sarei ipocrita se dicessi che il download non abbia dato visibilità agli Yerbadiablo. Volenti o nolenti, questi sono i nostri tempi e ad essi dobbiamo adeguarci, almeno un minimo.

9) Cosa ne pensate della musica italiana e straniera d'oggi?

Quì tocchi un tasto dolente. Perchè ritengo che negli ultimi 20 anni la musica in generale si sia accartocciata su se stessa. Nuove idee stentano ad arrivare e al di là di qualche eccezione non ci sono al momento band di un certo rilievo capaci di sorprendere realmente come successe nei decenni precedenti. Nell'attesa dedico molta attenzione a gruppi minori e generi di nicchia come il Noise, il Garage e alle sonorità più bizzarre. Nell'attesa di una nuova rivoluzione musicale di grande portata, in gruppi come Mclusky, Future of the Left, Shellac e pochi altri trovo un piacevole rifugio. Ma stiamo parlando veramente di psicopatici!

10) Per i vostri testi preferite argomenti in particolare o vari?

I testi degli Yerbadiablo rivestono la stessa importanza della musica, così come l'artwork e la simbologia del booklet. Tutti insieme contribuiscono a descrivere i temi trattati. Difficile da elencare in poche righe i contenuti di "Jester in Brick Lane", compito che ho scelto di attribuire ad una figura determinante, quella del giullare, narratore e protagonista la cui presenza si avverte in ogni momento dell'album. Il giullare è l'uomo, senza nome, senza passato, senza famiglia e senza volto, simboleggiato nel booklet dal "Matto" dei Tarocchi.
E' il giullare, nella sua folle lucidità, a infliggere la giusta punizione alla razza umana, capace solo di generare ingiustizia sociale, povertà, consumismo, guerre e inquinamento. Un atteggiamento incosciente e autodistruttivo che non si riscontra in nessun altra specie vivente.
Al tempo stesso il giullare indica la via, o meglio le vie, per il risveglio dell'uomo, che deve passare ovviamente da ognuno di noi, prima ancora che dalle masse. Un risveglio che non può prescindere dalla consapevolezza, dalla conoscenza e da una onesta autocritica. Solo partendo da questi requisiti e passando attraverso coraggio e spirito di sacrificio si può pretendere tutto ciò di cui si ha diritto. Chi vive nell'ignoranza e nell'incoerenza, chi si lascia sempre trascinare da qualcosa o da qualcuno, senza mai pensare con la propria testa, non merita certo un mondo migliore o una vita migliore.
In tutto questo assume un ruolo decisivo il concetto di "viaggio a ritroso nella storia dell'umanità", per riscoprire quel legame indissolubile con Madre Natura, prima che questa si rovesci contro di noi. Ma...
Non vorrei dilungarmi troppo! chiunque volesse approfondire i contenuti di "Jester in Brick Lane" non deve fare altro che visitare la pagina facebook degli Yerbadiablo:

11) C'è qualche canzone che vi descrive o che vi piace particolarmente?

E' un po' come chiedere ad una madre se c'è un figlio preferito! Certo che c'è...ma non lo dirà mai e probabilmente non lo ammetterà mai nemmeno con se stessa.
A parte gli scherzi, tutte le canzoni di "Jester in Brick Lane" mi descrivono in modo più o meno diretto, oppure descrivono le mie emozioni, i miei pensieri più intimi o le mie paure. Tutte le canzoni mi piacciono, a volte una più dell'altra e ce n'è sempre una che, in un preciso e fugace istante, è la mia preferita. Solo che non è mai la stessa.
Credo che questa sia la maggiore qualità di "Jester in Brick Lane".

12)  Prossimi lavori in cantiere o progetti per il futuro?

In cantiere c'è un nuovo album targato Yerbadiablo, al quale sto già lavorando e spero di poterlo portare a termine. La novità è che nuovi musicisti stanno abbracciando il progetto e alcuni di questi diventeranno probabilmente parte integrante della nuova line-up.  Yerbadiablo sembra quindi destinato ad abbandonare lo status di one man band in favore di un progetto a più teste, ovviamente insane! Come richiede la tradizione di questo monicker.
Non voglio anticipare nulla, anche perchè siamo ancora alla fase embrionale di questo secondo lavoro, ma sono molto fiducioso sulla possibilità di realizzarlo e soprattutto sulla sua qualità.

13) Un consiglio che vorreste dare a band e cantanti emergenti

Siate voi stessi. Sentitevi liberi e cercate sempre un vostro sound personale per quanto folle possa sembrare.
Essere i cloni malriusciti di altri artisti non serve alla musica, nè a voi.

14) Bene abbiamo concluso vi lascio un piccolo spazio per dire qualcosa ai nostri visitatori 

Ne approfitto per ringraziare non soltanto voi di The Metal Up, ma anche tutti coloro che apprezzano e supportano il progetto Yerbadiablo e tutti quelli che si avvicineranno ad esso in futuro. Sperando di poter ripagare con un nuovo capitolo all'altezza delle aspettative!
Buon lavoro ragazzi...



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