Intervista Mortui Corpus

Vi proponiamo l'intervista ai MORTUI CORPUS

TheMetalUp: presentatevi 

Mortui corpus: BUONAMORTE A TUTTI, noi siamo i Mortui Corpus, una band Death Metal attiva nel territorio della Lombardia: abbiamo suonato sia in provincia di Bergamo che in quella di Milano avendo avuto l’onore di condividere il palco insieme a gruppi del calibro di Necrodeath, Longobardeath, Brutal Murder, Thetra, Mechanical God Creation e tanti altri (anche se dall’alto della loro perizia probabilmente non si ricorderanno di noi!). Siamo ancora ai primordi, con un solo demo di 5 pezzi nostri all’indice, non abbiamo ancora spazio nella scena Metal italiana e della musica in generale, ma non abbiamo fretta e ci teniamo a fare le cose per bene.

TheMetalUp: Quando avete formato la band?

Mortui Corpus: La band ha preso forma nel 2007 quando Alexandre, bassista e cantante, e Andrea, chitarrista, che frequentavano la stessa classe alle scuole medie, scoprirono di avere lo stesso interesse per la musica estrema, decidendo quindi di cominciare a suonare insieme per migliorarsi nella tecnica e per divertirsi. Ma il gruppo vero e proprio, quello che vede ancora oggi gli stessi componenti, si è formato nel 2009, quando Andrea conobbe alle scuola superiori il batterista, Davide, e, tramite lui, il secondo chitarrista, Fabio.

TheMetalUp: Quali sono le vostre influenze?

Mortui Corpus: Considerando che abbiamo iniziato a fare cover di gruppi tradizionali della scena Thrash, possiamo sicuramente affermare che principalmente siamo stati ispirati dagli Slayer: la loro schietta violenza, i loro testi rabbiosi ed approfonditi nelle tematiche, l’egemonia della doppia cassa; sono tutte caratteristiche che abbiamo fatto nostre. In seguito ci siamo dedicati alla scoperta del Black e del Death Metal. Ora, è difficile stilare un elenco di influenze, ad ogni modo queste sono le principali muse, le più comune tra noi e i principali, di cui abbiamo anche fatto delle cover: Behemoth, Belphegor, Arch Enemy, Gorgoroth, Watain, Cannibal Corpse, Six Feet Under, Necrophagist, Necrodeath, Moonspell e, ovviamente, tanti altri.

TheMetalUp: cosa ne pensate della musica d'oggi?

Mortui Corpus: In merito alla musica in generale non possiamo fare a meno di notare la mediocrità con cui le masse si approcciano ad un determinato genere musicale, ma soprattutto risulta irrisoria la modalità con cui le persone fanno della musica un’identità. Quelli che volgarmente vengono indicati col termine “fan” non sono altro che entità impersonali private di ogni indipendenza ideale: infatti pendono dalle labbra degli artisti a cui fanno riferimento, qualsiasi cosa essi espletino dalla cavità orale diventa un motivo per urlare come delle iene in preda alle emorroidi. Nella scena Metal questo non avviene. Il Metal non diviene un lato dell’identità di una persona, ma è la persona ad aderire consapevolmente alla subcultura del metallo. Questo sistema comunitario persiste dopo decenni e questa è la vera prova della validità del nostro genere, la nostra unione e la nostra coesione musicale ci rendono sempre più forti. Tuttavia un’unica avvertenza dev’essere specificata: che la nostra musica non scada nel consenso di una massa; gli artisti devono mantenere la propria personalità senza scadere nella mediocrità per via di fans capricciosi o critici repressi.

TheMetalUp: in quali posti vi piacerebbe suonare? 

Mortui Corpus:  Dappertutto. Fosse per noi suoneremmo in qualunque pub, in qualunque festival, in qualunque parco (come abbiamo già fatto a Caravaggio, BG, per due volte), ma la nostra disponibilità non è corrisposta dalla maggior parte degli organizzatori, i queli fanno della generosità verso le nuove leve una dote rara da reperire; a tal proposito, ringraziamo chiunque fino ad ora ci abbia permesso di fare bordello. Oltretutto è ovvio che vorremmo suonare nei grandi “fest” organizzati in Europa e nel mondo, ma per il momento è meglio non allargarsi troppo, bisogna prima conquistare l’Italia.


TheMetalUp: Cosa ne pensate del download illegale della musica?

Mortui Corpus: Pensiamo sia una grande occasione per gli appassionati di scoprire i gruppi sommersi nell’underground e allo stesso tempo è un danno per i gruppi più esposti, che non possono contare le stesse entrate monetarie a cui erano abituati agli albori del loro successo. Forse valorizzeranno di più i concerti, dato che sarebbe l’unico business inimitabile e direttamente dipendente dalla loro resa live. Per quanto riguarda noi, il download della nostra musica potrebbe in un primo momento giovarci per la diffusione del nostro verbo, ma in seguito dovremo regolarci anche noi ed organizzare più concerti possibili.

TheMetalUp: le vostre preferenze musicali?

Mortui Corpus: Non abbiamo schemi fissi, solitamente facciamo riferimento unicamente alla nostra volontà di fare musica: è l’unica vera forza che condividiamo e a cui riusciamo a dare espressione mediante le nostre creazioni. Non ci riferiamo ad un sottogenere in particolare (non decidiamo di fare black, death o thrash), autenticamente cerchiamo di rendere in linguaggio musicale i sentori da esternare.

TheMetalUp: Cambiando un pò discorso, quando e come è stata la prima volta che avete deciso di fare musica?

Mortui Corpus: L’esigenza di presentare qualcosa, che porti il nostro marchio, si è rivelata fin da subito. Anche prima di conoscere Fabio e Davide, la diade di chitarrista e bassista aveva cercato di dare vita ad una propria creatura, e dopo vari aborti, finalmente mise alla luce “Essence Of Death”, che fu suonata proprio al primo concerto, in cui ci eravamo presentati come cover band.

TheMetalUp: Quale è secondo voi per il momento il miglior gruppo Italiano e Straniero?

Mortui Corpus: Decisamente i Fleshgod Apocalypse. Innanzitutto meritano il nostro rispetto per aver elevato l’italianità nella scena Metal europea con la loro innovazione neoclassica, secondariamente le loro opere sono da considerarsi veramente tra le migliori a livello internazionale.

TheMetalUp: Le prospettive per il futuro?

Mortui Corpus: Primo e nuovo full-length album e tanti concerti, questi sono i nostri progetti più prossimi che pensiamo di attuare a partire da settembre di quest’anno. Non si tratta di elaborare nuovo materiale, l’unico ostacolo (e che impedimento!) è trovare uno studio di registrazione competente che sappia anche indirizzarci ad un’etichetta discografica discreta, purtroppo, oseremmo aggiungere, non abbiamo alcun contatto di favore e siamo l’esatto opposto dei gruppi che si fanno raccomandare in qualche modo. Questa sarà una nostra sfortuna come sarà soprattutto un indicatore di integrità, contiamo di farcela con le nostre sole forze. Chi merita di elevarsi ottiene il corrispettivo successo che gli spetta. Infine puntiamo alla distribuzione dell’album su scala nazionale, ma non abbiamo idea delle possibilità di attuazione di questo progetto.

TheMetalUp: Bene, abbiamo concluso, vi lascio un piccolo spazio per dire ciò che volete ai nostri lettori...

Mortui Corpus: Rinnoviamo i nostri ringraziamenti a colore che fino ad ora ci hanno ospitato nei rispettivi locali e festival, che hanno dato fiducia alla nostra performance per rendere le serate più interessanti. Invitiamo poi i gentili, perché gentili bisogna essere per leggere tutta questa intervista di un gruppo sicuramente sconosciuto, lettori di ... a visitira il nostro nuovo sito (http://www.mortuicorpus.net/) oppure il nostro myspace (http://www.myspace.com/mortuicorpusband), il nostro canale youtube (http://www.youtube.com/user/MortuiCorpus) e il nostro profilo su SoundCloud (http://soundcloud.com/mortui-corpus).
Salutiamo tutti i componenti dei gruppi con cui abbiamo spaccato e in particolare citiamo Luca, il nostro fotografo, che fa praticamente parte della band. Grazie per averci letto fino a questo punto, ancora, e contiamo sul vostro supporto! Hail!


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