Organ Un colpo a bruciapelo
Riesumiamo una delle meteore più luminose e ingiustamente dimenticate del revival wave degli anni Zero. Cinque giovani ragazze da Vancouver, Canada. Con piglio androgino e anima dark. Una parabola riassunta, di fatto, in un solo, grande album: "Grab That Gun"
Una parabola breve e fulminante. Tutto in un anno. O quasi. Nel 2006 sono state la quintessenza dell'hype. Fortunato e letale, al tempo stesso. Perché se tutti, nel bene e nel male, hanno parlato di loro, la memoria, in buona parte, le ha relegate a quello: l'ennesimo, effimero fenomeno passeggero dell'indie-rock. O forse peggio: l'ennesimo revival new new wawe da archiviare sotto la voce "fuori tempo massimo". Questo, in tanti, hanno detto di loro. Eppure - a nostro sommesso avviso - sbagliavano, e di grosso. Perché la meteora Organ, in realtà, meritava ben altra considerazione. Passato il tempo e lasciate sedimentare le ultime tracce di quella nuvola di hype passeggero, non resta che raccontare la loro storia e le loro canzoni. Per scoprire che, forse, sono proprio uno dei frutti più preziosi che la riscoperta darkwave abbia prodotto in un decennio di per sé inquieto e nevrotico come gli anni Zero.
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