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Berlino, Bruce Springsteen contro i banchieri

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Allo Stadio Olimpico, lo stesso delle Olimpiadi targate 1936, l'uomo del New Jersey si è esibito per le consuete tre generose ore. Davanti a 68.000 spettatori, talvolta parlando in un tedesco definito buono, in tedesco Bruce ha detto: "In America un sacco di gente ha perso il lavoro. Ma anche in Europa e a Berlino i tempi sono duri. Questa canzone è per tutti quelli che sono in difficoltà". E poi è partita "Jack of all trades", tagliente stilettata ai banchieri che "ingrassano, mentre il lavoratore diventa magro". Sebbene la Germania sia attualmente la locomotiva d'Europa, a Berlino non sono tutte rose e fiori e c'è una pronunciata disoccupazione. In "Death to my hometown" il quotidiano britannico ravvisa i responsabili della denuncia sociale springsteeniana, i "ladri avidi" e "i baroni delle ruberie" che "hanno distrutto le nostre famiglie, le nostre fabbriche e ci hanno portato via le case". Il "