RECENSIONE Angra - Segret Garden (2015)
ANGRA
Secret
Garden
earMUSIC
Secret
Garden è il miglior disco mai inciso dagli Angra. No, non stiamo scherzando. I
nostalgici di Angels Cry e Holy Land avranno pane per i loro denti, perché
siamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro. La forza di Kiko Loureiro e
compagni, è sempre stata quelli di superare gli ostacoli con disinvoltura
nonostante le palpabili difficoltà. Dopo il successo planetario degli esordio,
l'addio di una figura carismatica come Matos avrebbe tagliato le gambe a
chiunque, eppure da Rebirth in poi gli Angra hanno inaugurato un nuovo ciclo
vincente, terminato con l'addio di un asso del microfono come Eduardo Falaschi.
Non era fare riemergere dopo un altro duro colpo. Anche questa volta però la
scelta è risultata avvincente. Ecco puntare tutto su Fabio Lione, un artista
non brasiliano, bensì italiano, ma internazionale nella fama e nell'esperienza.
Una scelta saggia e valida, tanto che Secret Garden risulta un album a dir poco
straordinario. Fabio Lione canta in maniera differente rispetto ai Vision
Divine ed ai Rhapsody Of Fire, è molto più incisivo e diretto, aspetto che
traspare subito in Newborn Me, un pezzo rabbioso e straordinariamente melodico.
Nella seguente Black Hearted Soul si passa ad uno stile progressivo, dove un
letto strumentale riesce a lasciare un segno tangibile ed è seguita dalla
potenza di Final Fight, un brano travolgente ed aggressivo. Storm of Emotions
cambia registro, rallenta i ritmi e mostra un Fabio Lione più profondo ed
intenso, ma anche una band capace di esplorare territori differenti in ogni
nota. La forza di Secret Garden è quella di essere un album vario, che spazia
su musicalità diverse e mai monotone, a volte straordinariamente heavy, altre
dai connotati poetici, come nel caso di Violet Sky, un pezzo inedito rispetto
agli standard degli Angra. Nella title-track c'è la voce di Simone Simons che
lascia un'imporonta indelebile e ci mostra come le composizioni del combo
carioca siano adatti anche al gentil sesso. Un esperimento che si ripete anche
in Crushing Room con la voce di Doro Pesch che mostra un'altra dimensione degli
Angra. Sarebbe semplice definire Secret Garden un mix tra Angels Cry, Holy Land
e Rebirth e forse anche fin troppo superficiale. Oggi gli Angra sono una band
diversa, che si rifà al grande talento di uno dei più grandi chitarristi del
modo come Kiko Loureiro, ma che allo stesso tempo suona differente al suo
passato anche più recente. Gli Angra di oggi sono una band che prova ad
evolversi, mostrando qualcosa di innovativo, ma sempre coerente. Secret Garden
non è un semplice album di power metal che incontra il progressive con
sfumature brasiliane. Ci sono queste componenti certamente, ma c'è molto di
più. C'è il talento, c'è l'innovazione, c'è l'estro compositivo, ma soprattutto
c'è tanta qualità. Aspetti che trasparono in canzoni come Upper Levels e Pefect
Symmetry, trovando il loro apice in Silent Call, una splenida ballata dai toni
poetici, un momento creativo di pregevole intensità. A tutto questo va aggiunto
uno spessore tecnico fuori dal comune, con la chitarra del buon Kiko che riesce
ad ammaliare in ogni nota. Un grande album per gli Angra e lo ribadiamo: il
migliore in assoluto.
Voto:
10/10
Maurizio
Mazzarella