Bruce Springsteen sbanca a San Siro



È cominciata nel migliore dei modi la grande stagione italiana dei concerti pop e rock. A San Siro tutto esaurito per Bruce Springsteen l'unico artista straniero a essere arrivato allo stadio Meazza per la quarta volta. Per un incasso lordo di oltre 3 milioni, di cui oltre 1 milione speso localmente (in favore dell'economia italiana) e un indotto di circa 1,5 milioni di euro. Tra l'altro l'erario italiano ha incassato oltre 300mila euro di Iva, stessa cifra incassata dalla Siae italiana.
Finalmente si sono viste in campo efficaci sinergie pubblico-privato che hanno trasformato un evento musicale in un evento che ha prodotto valore per la città e per il sistema turistico italiano. I 60mila fan del Boss confluiti su San Siro, di cui il 40% arrivati da fuori regione, hanno sì intasato la città, ma in modo ordinato, perché gli organizzatori del concerto, il Comune di Milano e la società di trasporti pubblici locali Atm per la prima volta hanno messo insieme le forze in un'iniziativa che ha visto mezzi pubblici gratuiti, servizio di navette rafforzata da piazzale Lotto allo stadio Meazza di San Siro, e le metropolitane aperte in orario prolungato. Atm ha creato un software ad hoc che consente di emettere gratuitamente un biglietto giornaliero urbano del valore di 4,5 euro con il codice di sicurezza stampato sul biglietto dei concerti (oltre 10mila biglietti in 48 ore) . Software che sarà utilizzato per tutti i prossimi grandi concerti milanesi, a partire da quello di Madonna martedì 12 giugno. In gioco le forze dell'agenzia di promoter Barley Arts, che ha versato 300mila euro, destinati anche a coprire gli straordinari della polizia municipale. Comune di Milano e Atm hanno fatto la loro parte con altre ingenti quote. Due ore dopo la fine del concerto il traffico era già rientrato.
Con un programma di 3 ore e 47 minuti, che ha insistito sui suoi pezzi più popolari, Bruce ha dimostrato in modo tangibile il suo grande amore per l'Italia, e per il pubblico di San Siro in particolare, più volte dichiarato nel corso della serata. "L'Italia è la sede top dei miei concerti  ha detto San Siro è il top del top. Sono qui i migliori concerti della mia vita". Un grande riconoscimento pubblico anche per gli organizzatori dei concerti del Boss, Barley Arts, che hanno allestito lo stadio prevedendo anche altoparlanti rafforzati per il terzo anello dello stadio, dove solitamente l'acustica è più difficile. Tutto è filato liscio, di buon auspicio per i prossimi concerti del Boss a Firenze e a Trieste, dove sarà in campo un'altra sinergia pubblico-privato: nell'ambito dell'accordo Friuli Music And Live, la regione ha acquistato mille biglietti per regalarli a chi prenota almeno una notte negli alberghi friulani.
Programma all'insegna della riscossa possibile e necessaria dalla crisi economica: i brani dell'ultimo album "Wrecking Ball" non a caso, sono stati fusi con quelli di "The rising" e con i primi pezzi in cui Bruce descriveva gli scenari di devastante industrializzazione della sua città natale nel New Jersey. La paura della disoccupazione crescente per la crisi economica è stato il filo conduttore di tutto il concerto. Ma con una spinta a voltare pagina tutti insieme. "In America sono stati anni molto, duri, la gente ha perso il lavoro, che ancora oggi è pochissimo, oltre alle case. So che anche qui in Italia sono tempi difficili, e il recente terremoto ha contribuito a questa tragedia. Questa è una canzone per tutte le persone che stanno soffrendo", ha detto commosso prima di intonare "Jack of all trades", scatenando un boato solidale a San Siro. Commozione anche per il ricordo per l'amato compagno di mille avventure Clarence Clemons, sostituito al sax nella E-stree Band dal nipote Jake, già molto amato dal pubblico. E poi, classico finale, in linea con i tuor precedenti, con i 60mila spettatori ballavano twist shake e i consueti divertenti siparietti con l'amico chitarrista Little Steven.
La grande stagione dei concerti che quest'estate muoverà 1,5 milioni di persone, per il 10% stranieri, in tutta Italia, continuerà con Madonna (martedì 12 a Roma, giovedì 14 a Milano, sabato 16 a Firenze, per un totale di 130mila persone attese), organizzato da Live Nation, le altre date di Bruce Springsteen (domenica allo stadio Franchi di Firenze, lunedì al Nereo Rocco di Trieste, per un totale di 71mila persone), e i grandi festival rock: Postepay Rock in Roma (300mila persone all'Ippodromo delle Capannelle dal 7 giugno al 2 agosto), City Sound all'Ippodromo di San Siro a Milano (oltre 50mila persone da 2 al 30 luglio), con gli artisti rimasti orfani dell'Arena Civica al centro di polemiche e sentenze del Tar, e Heineken Jammin' Festival (oltre 50mila spettatori dal 5 al 7 luglio a Milano), organizzati da Live Nation, I 10 Giorni Suonati al Castello Sforzesco di Vigevano (attesi in 30mila dal 13 giugno al 24 luglio), sempre di Barley Arts.




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